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Sindrome Metabolica
07 12 2022

La sindrome metabolica, detta anche sindrome da insulino-resistenza, è caratterizzata dalla presenza contemporanea di più condizioni, tra le quali: ipertensione, glicemia alta a digiuno,  livelli anomali dei lipidi nel sangue), obesità addominale, che predispongono a un elevato rischio cardiovascolare e di diabete di tipo 2.

Le cause della sindrome metabolica non sono ancora del tutto chiare, anche se appare evidente che l’obesità e lo stile di vita sedentario contribuiscano ad aumentarne il rischio.

Molti esperti ritengono che il fattore chiave della sindrome metabolica sia l’insulino-resistenza, cioè la scarsa sensibilità delle cellule a questo ormone che impedisce l’assorbimento cellulare del glucosio, condizione che porta ad alti livelli di zuccheri nel sangue.

Ovviamente l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale: Un’alimentazione scorretta può alterare la composizione del microbiota intestinale con un aumento dei batteri che favoriscono l’assorbimento dei grassi ingeriti.

Tutto questo può determinare l’alterazione di parametri metabolici tipici della sindrome metabolica.

Molte delle condizioni che contribuiscono alla sindrome metabolica possono essere contrastate con cambiamenti nello stile di vita e un’alimentazione sana.

La dieta per la sindrome metabolica deve essere ricca di verdura, frutta, cereali integrali, carni magre, pesce e proteine vegetali. Va ridotto il più possibile il consumo di alimenti contenenti gli acidi grassi trans e quelli saturi, di carne rossa, di latticini, di insaccati, di sale e di zuccheri aggiunti. In caso di obesità o sovrappeso è importante perdere il peso in eccesso seguendo una dieta dimagrante sotto il controllo del medico.

È consigliata un’attività fisica moderata (come una camminata a passo veloce) di almeno 30 minuti al giorno. L’esercizio fisico, infatti, aiuta a tenere sotto controllo i livelli di glicemia, trigliceridi e pressione arteriosa, riduce la resistenza all’insulina e aumenta il colesterolo HDL a scapito dell’LDL (quello “cattivo”)


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