Il photoaging (fotoinvecchiamento) consiste nell’invecchiamento della pelle causato dall’esposizione al sole per lungo tempo nel corso degli anni. Prendere troppo il sole causa danni alla pelle che invecchierà prima perché danneggia il collagene, quindi la pelle presenterà rughe, discromie, secchezza, perdita di tonicità, in alcuni casi anche tumori della pelle.

Le discromie cutanee sono macchie della pelle, un inestetismo a cui sono soggette moltissime donne. In questo caso vi è un eccesso o magari mancanza di melanina che provocano tali macchie, ma quali sono le cause? Oltre ad una prolungata esposizione al sole, le discromie possono essere causate dai batteri o malattie autoimmuni come nel caso della vitiligine, scompensi ormonali o i normali cambiamenti fisiologici del corpo.

Quali trattamenti fare per contrastare tali problemi?

Per prevenire il fotoinvecchiamento è importante evitare una lunga esposizione ai raggi UV o lampade abbronzanti, avere un’alimentazione ed un’idratazione adeguata. È necessario sottoporsi a visita dermatologica per adottare la terapia adeguata al caso specifico. I trattamenti per la cura del photoaging tendono ad arrestare il processo di ossidazione che ha danneggiato il collagene e all’eliminazione delle cellule cancerogene, oltre ai prodotti che si trovano in commercio, altre tecniche utilizzate sono:

• Peeling a base di alfa e beta idrossiadici;

• Terapia fotodinamica;

• Stimolazione del collagene.

Per curare le discromie sono efficaci peeling ed esfolianti per l’eliminazione delle cellule morte, creme specifiche per la rimozione della pigmentazione, quando la macchia è troppo estesa potrà essere comunque sbiadita. Vi sono anche trattamenti medici come laserterapia, crioterapia per rimuovere le efelidi, diatermocoagulazione che distrugge i tessuti con uno stimolo di corrente ad alta frequenza

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