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Montagna e protezione solare
24 02 2025

La montagna è senza dubbio un luogo affascinante e rigenerante, capace di offrire panorami mozzafiato, aria pura e un profondo senso di libertà, ma, molti amanti dell’alta quota sottovalutano spesso un aspetto fondamentale: la protezione solare. L’idea che il sole sia meno aggressivo in montagna rispetto al mare, infatti, è un errore comune che può portare a conseguenze spiacevoli per la pelle.

L’esposizione ai raggi solari in montagna è molto più intensa rispetto a quella che si sperimenta a livello del mare. Questo avviene per diversi motivi; in primo luogo, l’altitudine gioca un ruolo cruciale: più si sale, minore è lo strato atmosferico che filtra i raggi ultravioletti, aumentando così la loro potenza. Si stima che ogni 1000 metri di altitudine l’intensità dei raggi UV aumenti di circa il 10-12%. Questo significa che a 3000 metri di quota la pelle è esposta a un’irradiazione solare significativamente più elevata rispetto alla spiaggia.

Un altro elemento che amplifica l’esposizione ai raggi solari è la presenza di neve. La neve ha un elevato potere riflettente e può aumentare l’intensità dei raggi UV fino all’80%. Questo fenomeno spiega perché molti sciatori e alpinisti subiscono scottature anche nelle giornate più fredde e apparentemente nuvolose. I raggi solari, infatti, penetrano anche attraverso le nuvole, rendendo necessaria la protezione solare in qualsiasi condizione atmosferica.

La scelta della protezione solare in montagna deve essere ponderata con attenzione. È fondamentale optare per creme solari ad alta protezione, preferibilmente con SPF 50+, per garantire una schermatura adeguata contro i raggi UVA e UVB. Le creme solari devono essere applicate almeno 30 minuti prima dell’esposizione e riapplicate ogni due ore, soprattutto in caso di intensa sudorazione o contatto con neve e acqua.

Oltre alla crema solare, la protezione con un abbigliamento adeguato, rappresenta un altro valido alleato. Indossare occhiali da sole con lenti polarizzate e adatte all’alta montagna aiuta a proteggere gli occhi dai danni causati dai raggi UV, prevenendo condizioni come la cheratite attinica, comunemente nota come “cecità da neve”. Un cappello con visiera larga e indumenti tecnici con protezione UV integrata sono altre misure essenziali per proteggere il viso e le parti più esposte del corpo.

Le labbra, spesso trascurate, sono particolarmente sensibili all’esposizione solare e soggette a screpolature e irritazioni: in questo caso l’utilizzo di un burrocacao con filtro solare vi aiuterà a mantenere le labbra idratate e protette.

Non bisogna dimenticare, poi, che i danni solari non si manifestano solo con scottature momentanee, ma hanno effetti a lungo termine. L’eccessiva esposizione ai raggi UV accelera l’invecchiamento cutaneo, favorisce la comparsa di macchie solari e aumenta il rischio di sviluppare patologie più gravi come il melanoma. Proteggere la pelle in montagna non è quindi solo una questione estetica, ma una necessità per la salute generale.

La protezione solare in montagna è un’abitudine da adottare ogni volta che ci si avventura ad alta quota. Che si tratti di un’escursione estiva, di una giornata sugli sci o di una passeggiata rilassante tra i sentieri, proteggere la pelle è fondamentale per godersi appieno la bellezza della montagna senza rischiare danni per la salute.

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