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Giornata internazionale dell’orecchio e dell’udito
03 03 2022

Il 3 marzo si celebra il World Hearing Day, la Giornata mondiale dell’udito, istituita per porre l’attenzione dei governi mondiali sull’importanza dell’udito.

Sono più di 300 milioni le persone nel mondo che soffrono di disabilità uditive e perdita di udito e non si tratta esclusivamente di anziani, in quanto ci sono anche 32 milioni di bambini sotto i 15 anni colpiti da perdita dell’udito e la causa principale sono generalmente le infezioni dell’orecchio, specialmente nei paesi che si trovano in maggiori difficoltà economiche.

I dati in Italia

In Italia sono 7 milioni gli individui con disturbi di udito, circa il 12,1% della popolazione. Nel nostro Paese l’ipoacusia affligge una persona su tre tra gli over 65 e solamente un terzo della popolazione ha eseguito un controllo dell’udito negli ultimi 5 anni, mentre poco più della metà non l’ha mai fatto.

Come prendersi cura del proprio udito

Le abitudini che mettono sotto stress l’apparato uditivo sono diverse: su tutte l’abuso quotidiano e ad alto volume delle cuffie auricolari, che può causare danni anche permanenti.

Sarebbe meglio prendersi una pausa da questo tipo di fruizione della musica, quando cominciano a presentarsi sintomi come:

  • ottundimento auricolare: la sensazione di star subendo una pressione nell’orecchio, che in realtà è dovuta a un’infiammazione del timpano o del canale uditivo;
  • ronzii;
  • un udito che non dà l’impressione di funzionare bene.

Tali sintomi possono essere anche temporanei, ma in altri casi possono anche divenire permanenti, specialmente se non vengono diagnosticati e trattati per tempo.

Come comportarsi?

È chiaro che, specialmente per i più giovani, spesso la causa principale è il volume delle cuffie, che a volte, al fine di isolarsi, viene alzato fino a oltre gli 80-100 decibel.

Gli auricolari e le cuffiette che vengono applicati nel padiglione auricolare, possono rivelarsi ancor più pericolosi per il timpano, dato che l’origine del suono è molto vicino alla membrana. È sempre bene preferire delle cuffie esterne, che hanno un suono più morbido e meno traumatico per il timpano.

Infine, è bene dosare l’uso delle cuffie, rispettando la regola del 60: musica a volume non superiore a 60 decibel e per non più di 60 minuti al dì.

Se vuoi approfondire l’argomento o hai qualche domanda, contattaci. Il nostro team di professionisti sarà felice di risponderti.

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