L’estate purtroppo per molte donne può trasformarsi in un incubo a causa della fastidiosa e dolorosa cistite. Il caldo, la sabbia, i costumi bagnati indossati troppo a lungo, la disidratazione e i cambiamenti nelle abitudini quotidiane possono creare il terreno perfetto per la proliferazione batterica, scatenando infezioni urinarie che rovinano le tanto attese vacanze. Se hai già sperimentato la cistite, sai bene quanto possa essere debilitante: quel bruciore costante, la sensazione di dover correre in bagno ogni cinque minuti e quel fastidio che non ti abbandona neanche quando cerchi di goderti il tramonto in spiaggia. La buona notizia è che con qualche accorgimento mirato e i giusti prodotti a portata di mano, puoi ridurre drasticamente il rischio di ritrovarti a combattere con questo problema proprio nel momento in cui vorresti solo divertirti.
Uno dei principali alleati nella prevenzione della cistite è l’acqua. Quando fa caldo, il corpo perde liquidi più rapidamente attraverso la sudorazione, e se non si reintegrano, le urine diventano più concentrate, irritando la vescica e facilitando la proliferazione batterica. Portare sempre con sé una borraccia termica piena d’acqua non solo ti aiuterà a mantenerti idratata, ma sarà anche un promemoria costante a bere regolarmente, anche quando sei distratta dai mille stimoli delle vacanze. Se l’acqua semplice ti annoia, puoi aggiungere una fetta di limone o qualche foglia di menta per renderla più piacevole, senza ricorrere a bevande zuccherate che potrebbero peggiorare la situazione.
Un altro fattore di rischio è il costume bagnato: indossarlo per ore dopo il bagno in mare o in piscina crea un ambiente umido e caldo, ideale per i batteri come l’escherichia coli, principale responsabile delle infezioni urinarie. La soluzione? Avere sempre con sé un secondo costume asciutto da cambiare non appena esci dall’acqua. Se sei in spiaggia e non hai modo di cambiarti immediatamente, cerca almeno di sederti all’ombra e di evitare superfici troppo calde che aumentano la sudorazione e l’umidità nella zona intima.
L’igiene personale, poi, è fondamentale, ma attenzione a non esagerare con detergenti aggressivi che alterano il pH naturale della pelle, rendendola più vulnerabile alle infezioni. In valigia non dovrebbero mai mancare salviette intime delicate, specifiche per l’estate, da usare quando non hai accesso a un bagno pulito, e un detergente intimo a pH fisiologico, da preferire ai saponi comuni che possono essere troppo alcalini. Un piccolo trucco è quello di scegliere prodotti con estratti naturali lenitivi, come la malva o la camomilla, che aiutano a calmare eventuali irritazioni senza aggredire la flora batterica protettiva.
Anche l’alimentazione gioca un ruolo cruciale, perchè alcuni cibi possono irritare ulteriormente la vescica, mentre altri hanno proprietà antinfiammatorie e diuretiche che aiutano a prevenire la cistite. Meglio evitare spezie piccanti, alcol e caffè in eccesso, soprattutto se già avverti i primi sintomi, mentre via libera a frutti rossi come mirtilli e ribes, noti per le loro proprietà antibatteriche. Portare con sé una piccola scorta di integratori a base di cranberry o D-mannosio può essere un’ottima idea, soprattutto se sai di essere predisposta alle infezioni urinarie. Questi principi attivi, infatti, creano una sorta di barriera protettiva lungo le vie urinarie, impedendo ai batteri di aderire alle pareti della vescica.
Se nonostante tutte le precauzioni avverti i primi segnali di cistite, è importante agire tempestivamente per evitare che il problema peggiori. Oltre a bere molta acqua per diluire le urine e ridurre il bruciore, puoi ricorrere a un integratore specifico a base di uva ursina, un rimedio naturale con proprietà antisettiche che aiuta a contrastare l’infezione. Anche una borsa dell’acqua calda (o, in mancanza, una bottiglia avvolta in un panno) può dare sollievo dal dolore addominale, mentre tisane a base di gramigna o betulla favoriscono la diuresi e l’eliminazione dei batteri. Se però i sintomi persistono oltre le 24-48 ore, però, è fondamentale consultare un medico per valutare l’eventuale necessità di una terapia antibiotica mirata.



