Autopalpazione seno: come farla, quando e perché

L'autopalpazione del seno è un’azione che ogni donna dovrebbe eseguire in maniera costante, in quanto è ritenuta il primo gesto di prevenzione nei confronti della formazione di noduli.

Certo, ai giorni nostri esistono esami (come la mammografia) che possono identificare tumori anche molto piccoli, ma l’auto-esame periodico del seno aiuta a sapere come è fatto il nostro seno, a riconoscere il suo aspetto normale, e a essere quindi capaci di notare ogni piccola eventuale mutazione e a rivolgersi a un medico per tempo.

La mera autopalpazione non è sufficiente, ma è riteniamo fondamentale evidenziare che, quando eseguita correttamente e con costanza, è un ottimo modo per far diminuire il rischio della diagnosi di un tumore in fase avanzata.

Come farla

L’autopalpazione va eseguita davanti allo specchio, in un luogo ben illuminato, guardando ed esaminando le mammelle tenendo le braccia lungo i fianchi, per poi passare ad appoggiarle sul bacino e contrarre subito dopo i muscoli del petto: le eventuali imperfezioni naturali del seno si noteranno di più in questa posizione (è molto raro che le due mammelle siano totalmente uguali) e si inizierà a conoscerne meglio le forme.

Nel tempo, si dovrà andare a esaminare se c’è un eventuale cambiamento proprio nelle forme: un cambio nel contorno, un gonfiore, una retrazione della pelle o una forma diversa dei capezzoli.

La stessa operazione va effettuata anche con le braccia ben alzate, con un occhio di riguardo per la zona ascellare, al fine di esaminare la linea delle mammelle e arrivare a riconoscere le imperfezioni e a saperle distinguere da eventuali sporgenze.

Si piega poi il braccio destro dietro al collo e si comincia a palpare delicatamente il seno destro con la mano sinistra e le dita tese, alla ricerca di eventuali indurimenti o ispessimenti. Ripetere poi sul seno sinistro.

Quando farla

È un’abitudine che ogni donna dovrebbe adottare a partire dai 20 anni di età, una volta al mese, quando le mammelle sono più morbide, ovvero dai 2 o 3 giorni a una settimana dopo la fine delle mestruazioni.

È un esame da eseguire per tutta la vita, dato che il rischio di tumore al seno non diminuisce con il passare degli anni.

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