Da qualche anno il terzo lunedì di gennaio viene additato come il "giorno più triste dell'anno". Ma per quale motivo?
Il terzo lunedì dell'anno si è guadagnato la nomea di giorno più triste grazie a uno studio dello psicologo Cliff Arnall in base a un complicato calcolo. Pare che nei primi anni Duemila Arnall abbia messo a punto un’equazione che andava a prendere in considerazione vari elementi, fra cui: il meteo, il denaro speso durante le feste natalizie, il tempo trascorso dal Natale, il fallimento dei propri propositi per il nuovo anno e il calo motivazionale dovuto al periodo che segue le feste. Insomma un'equazione che va a considerare tutte quelle variabili che possono causare il nostro basso livello di motivazione. In base a questo calcolo venne definito il primo Blue Monday: il 24 gennaio 2005.
I parametri dell'equazione che ha portato il Dott. Cliff Arnall a scegliere il terzo lunedì di gennaio come giorno più "musone" sono molteplici: innanzitutto è un lunedì, il che corrisponde alla fine del week end e all'inizio di una lunga e faticosa settimana di impegni.
Vi è poi il freddo, la presa di coscienza delle spese natalizie e la necessità di darsi da fare per realizzare i buoni propositi di inizio anno. Tutti ingredienti per una bella giornata di depressione!
L'equazione non ha però un vero valore scientifico - anzi, poco tempo dalla pubblicazione dello studio di Arnall la sua università, la Cardiff University, ne prese le distanze - anche se è indubbio che durante queste giornate gelide la voglia di avvolgersi in un piumone, magari con una bella cioccolata calda, e isolarsi dal mondo circostante sia molto forte.
Dunque il Blue Monday in realtà non esiste. è più che altro una trovata pubblicitaria. Ma può essere un'occasione per farsi qualche coccola in più.